sabato 16 maggio 2015

Un Sauro in bicicletta: Marrubiu-Porto Palma

Bene gente, quest'anno il caldo è arrivato abbastanza presto, e dopo qualche passeggiata in terra piana, o quasi, è giunto il momento di affrontare percorsi più impegnativi e, se il fisico regge, anche più divertenti.




Circa cinquanta chilometri tra andata e ritorno... niente di trascendentale, comunque: fino a Marceddì sono una quindicina di chilometri piatti, poi arriva un tratto di altri dieci fatti di rampe brevi e con punte di pendenza fino al 12%: il dislivello totale è di circa 550 metri:
E ora, si parte!




Ecco la cara amica che dovrà sopportare sulle sue povere ruote tutta la fatica del viaggio: non la trovate sexy?


Welcome to Marceddì, far west.




Sempre Marceddì, oltre questo ponte il paesaggio cambia radicalmente, da piatta pianura ad aspra collina (da questa foto non si direbbe ma, a pedalarci su, sembrano davvero aspre).




E questo è Sant'Antonio di Santadi: ci sono più lettere nel nome che residenti. Là in fondo si inizia a salire ma la prima scalata è anche la più semplice, una rampa di qualche centinaio di metri: poco più che un cavalcavia.




Sulla cima di uno strappo duretto (si supera il 10%). L'ho fatto abbastanza tranquillo, eppure un po' di fiatone si sente, ora via di nuovo per un chilometruccio di discesa, poi attende uno strappo gemello




Da questo punto c'è salita sia dietro che davanti a me, quindi tanto vale proseguire... anche se non fino a Funtanazza, per oggi sarebbe un rischio: cioè... per arrivarci sono sicuro di arrivarci, ma chissà se riuscirei a tornare...



Vedete quel curvone quasi al centro della foto, leggermente spostato in basso a destra? Da lì parte l'ultima salita della giornata... e anche la più dura, un chilometro e mezzo al 8/9% con picchi al 12%. Sulla sinistra si intravvede la strada che continua a serpeggiare verso l'alto.



Ora sono fermo sulla curva che vi indicavo prima, sotto di me, Porto Palma. Non tira un filo di vento e il mare è calmissimo. Mi farebbe voglia di tuffarmi, se già non sapessi che l'acqua, in questo periodo, è ancora troppo fredda per i miei gusti.



E, sempre dallo stesso punto, uno scorcio del minuscolo porticciolo di Porto Palma. Poi, lentamente,  mi volto per vedere quel che mi aspetta...




Sempre caro mi fu quest'erto colle
ma ancor più caro mi sarà al momento
in cui alla cima, raggiunta, oramai doma
potrai rivolger, biciclo mio, le terga
e scivolando lieve (senza spremer mie gambe)
portarmi giù in picchiata al fondovalle




 Ed eccola qua, la cima! Più in fondo un'altra salitella sembra chiamarmi: non oggi, cara. Il biciclo scalpita fremente, ansioso di lanciarsi in discesa. Lo potrò mica tradire?




La parte più noiosa del ritorno, il lungo e piattissimo rettilineo di Luri. All'andata è stato evitato prendendo una semi-parallela, ma è piena di sconnessioni, e ora non ho voglia di ballare.




E qui in fondo, a poco più di due chilometri, casa. Non sono nemmeno stanco: con tutte queste soste per prendere foto, mi sento come se avessi fatto una passeggiata dentro paese. La prossima volta, gambe permettendo, prometto che vi porto fino a Funtanazza.

2 commenti:

  1. Me gusta, mi prenoto per il prossimo viaggio ;)

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  2. Più mi allontano da casa, più sono carini i paesaggi: però i km sulle gambe devo aggiungerli piano piano... altrimenti qui faccio una brutta fine. Se mantengo i propositi, a fine stagione mi aspetta un bel percorso da 170 km. La sfida è questa.

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